giovedì 30 luglio 2020

Antipasti: Sconcigli Marinati

Sconcigli Marinati

Sconcigli, Sconcilli, Lumache di Mare, Capirroni, Bulli, Murici, Bocconi

Sconcigli, Murici, Bulli, Bocconi, Capirroni, Tofarelle, Maruzzelle, Orecchie di mare, qualsiasi sia la vostra latitudine o la fortuna nel reperirle al mercato, può cambiare il nome, la forma della conchiglia esterna, talvolta la consistenza e un pò il sapore, ma siccome si tratta di un sapore unico, perché privarsene?
Non poteva mancare nella categoria Antipasti del mio Blog questo grande classico che moltissimi ristoratori al sud offrono nella lista degli Antipasti Freddi di pesce, chiamando spesso il piatto con il nome di Sconcigli all'Insalata e che io propongo qui in una versione più "insaporita" da una marinatura più pungente.
Le lumache utilizzate sono i classici Murici che hanno una facile reperibilità nei mercati ittici rionali.
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Come tutti i Gasteropodi, l'apporto energico è piuttosto limitato ma sono ricche di proteine (ad alto valore biologico). I grassi sono davvero limitati così come i carboidrati con un ottimo contenuto di ferro, di potassio e di sodio.
Il sapore dolce e fresco le rende naturalmente adatte ad una marinatura, ma anche un sugo con salsa di pomodoro consente di esaltare questa venatura dolce che profuma di mare incessantemente.
Anche questa ricetta possiamo classificarla come semplice, purché si faccia grande attenzione alla pulizia dei Gasteropodi scartando bene tutte le parti dell'addome. come illustrerò di seguito.
Vediamo subito la scheda della ricetta
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Per gli Sconcigli

Come prima operazione occorre dargli una scottata, per circa 15 -20 minuti, in base anche alla quantità e alla pentola utilizzata. Se usate una casseruola larga con coperchio, per la quantità indicata 15 minuti basteranno con un bicchiere d'acqua.
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Lasciateli raffreddare, oppure se avete fretta scolateli e passateli sotto l'acqua corrente del rubinetto.
Armatevi quindi di santa pazienza e di stuzzicadenti, in alternativa di un ago piuttosto robusto e lungo o di ferretto equivalente.
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Dovete infilare lo stuzzicadente nell'angolo dell'apertura del Gasteropode
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Quando avete una buona presa sul muscolo fate leva sullo stuzzicadente e iniziate l'estrazione con un movimento che segue la rotazione della conchiglia stessa
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In questo modo verrà fuori tutto l'addome senza spezzarsi, questo vi consentirà di tenere pulita la conchiglia più facilmente nel caso che vogliate conservarla
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Una volta estratto
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Liberatevi dell'addome, sia della parte pendente finale
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che di una parte che rimane attaccata al muscolo 
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Potrete usare le unghie o un coltellino. A questo punto liberatevi della membrana frontale protettiva con un coltellino o strappatela con le dita
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Proseguite con tutte le lumache ottenendo così il bottino sperato
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Per la marinatura

Preparate una base liquida di Olio, aceto e limone con le dosi indicate nella scheda
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Tagliate l'aglio in piccoli pezzettini
Tritate il prezzemolo
Aggiungete alla base liquida assieme al pepe macinato fresco alla menta, se fresca tritate grossolanamente le foglie.
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Emulsionate energicamente con un cucchiaio di legno
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Versate la marinatura sulle lumache pulite
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Date una giratina

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Posizionatela in frigorifero per due ore prima di servirla, la bassa temperatura esalterà la marinatura
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Non mi resta quindi che augurarvi Buon Appetito!

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Vino Consigliato
Asprinio di Aversa 'Santa Patena' I Borboni 2016
Vino in Abbinamento a Sconcigli Marinati


Zuppe: Zuppa di Vongole e Fagioli Cannellini

Zuppa di Vongole e Fagioli Cannellini

















Il fagiolo Cannellino, identificato al sud con il termine generico di "Spollichino", con ul quale si indicano in generale i fagioli freschi ancora nel proprio baccello, siano essi Borlotti, Cannellini o altro. 

Il termine viene dal verbo spollicare, ossia sbaccellare, che è quella "santa" operazione che spesso le nonne di una volta demandavano ai propri nipotini magari mentre partiva un aneddoto semifavolistico!
Qui invece nonne zero, nipoti pure quindi tocca procedere "by yourself"!
Per chi non lo sapesse il fagiolo Cannellino ha ZERO Colesterolo! In alcuni tipi di dieta sono FONDAMENTALI perché sono ideali nelle dieta contro il sovrappeso, il diabete mellito tipo 2 e l'ipertrigliceridemia. Grazie all'abbondanza di Fibre hanno un indice glicemico molto basso e la presenza di lecitine, fitosteroli e altri polifenoli, agiscono positivamente sul metabolismo lipidico, riducendo l'assorbimento intestinale di acidi grassi e di colesterolo, e migliorando il profilo della colesterolemia. Contengono molti minerali soprattutto ferro, potassio zinco e fosforo.

Veniamo adesso all'altro protagonista della ricetta, la Vongola, sul mercato ormai è quasi scomparsa la volgola verace, la Tapes Decussatus
Oramai soppiantata negli allevamenti dalla sua cugina più cicciona, la Vongola Filippina o Tapes Semideussatus, che cresce pi rapidamente della Verace, 40 mm in due anni rispetto ai tre della verace nostrana e resiste molto meglio a parassiti, variazioni di salinità e assenza di ossigeno.
Quindi ahimé mi sono piegato anch'io a questa realtà e al mercato ho trovato quest'altra comunque saporita varietà
In contrasto con il fagiolo cannellino per molti aspetti nutrizionali come ad esempio l'elevata presenza di colesterolo, ma anche una discreta assonanza invece con il contenuto di Ferro perchè la vongola è ben posizionata nella lista degli alimenti contenenti ferro assimilabile con i suoi 13,98 mg sui totali 28 mg. 
Quindi questo piatto avrà un bel bilanciamento di colesterolo grazie al fagiolo cannellino che ne limita l'assorbimento e un ottimo quantitativo di Ferro!

Ma vediamo la scheda della ricetta


Per i Fagioli Cannellini

Provvedete a sbaccellare o a "spollicare" se volete i vostri fagioli cannellini avendo cura di scartare i baccelli ammuffiti e i fagioli marciti e magari anche quelli che vi sembrano troppo gialli.
L'operazione prenderà il suo tempo quindi sedetevi con calma e se avete una nonna fatevi raccontare qualche aneddoto!
Una volta ottenuta la quantità desiderata, gli altri potrete tranquillamente conservarlo un paio di giorni in frigo o congelarli senza cuocerli, un'alternativa è cuocerli tutti e poi conservarne una parte già lessati.
Sciacquateli con abbondante acqua corrente e metteteli in una pentola coprendoli a filo.
aggiungete uno spicchio d'aglio in camicia e portate a bollore con fuoco medio.
In questa ricetta non aggiungiamo aromi durante la lessatura per non sovrstare poi l'unione con le vongole in cottura.
Dopo circa 25 minuti aggiungete il sale, date una girata e aggiungete tre mestoli circa di acqua calda di rubinetto o intiepidita sul fuoco.
Ultimate la cottura per altri 7-8 minuti, togliete l'aglio nella propria camicia, sbucciatene invece un altro sul quale farete dei taglietti sulla superficie perché rilasci maggiormente e più rapidamente la sua fragranza

aggiungete dell'olio Evo (4-5 cucchiai) 

e lasciate riposare.


Per la Zuppa

Sciacquare le vongole per bene sotto l'acqua corrente

Riaccendete a fiamma media i fagioli e versate le vongola nella pentola

Chiudete con il coperchio e portate avanti per 5-7 minuti, aprite e girate con un cucchiaio di legno

Richiudete e triturate un mazzetto di prezzemolo
Mettete il prezzemolo in pentola
Date una girata e lasciate riposare
Nel frattempo tagliate delle fette di pane integrale all'Orzo o ai Cereali o con farina mista
Strofinate mezzo spicchio d'aglio sulle fette e poggiatele su una padella con dell'olio caldo, un cucchiaio di aceto e poche gocce di limone
Sfrittellate le fette di pane da entrambe i lati
E siamo pronti per impiattare

Impiattiamo

Impiattiamo in maniera molto semplice, la fetta di pane abbrustolita sotto e almeno tre mestolate di suppa sopra in modo che possiate godere del gusto arso del pane integrale sullo sfondo.
Non mi resta che augurarvi Buon APPETITO!

Vino Consigliato

Melissa Bianco DOC “Asylia” 2019 - Librandi

domenica 5 luglio 2020

Arancini di Montalbano

Arancini di Montalbano con Riso Venere ripieno di Ragù di calamari e panatura alla Quinoa


Anche questa ricetta come altre è ispirata agli arancini di una rosticceria/vineria che non esiste più, che si chiamava Penna Bianca che si trovava in piazzale Appio Claudio a Roma gestita da Romolo che quando l'ho conosciuto era un ragazzotto con le idee molto chiare sulla qualità del Cibo con la "C" maiuscola e che mi farebbe piacere re-incontrare.
La ricetta realizza un arancino con delle caratteristiche organolettiche particolari, innanzitutto è una ricetta che va bene anche per Celiaci in quanto realizzata con Riso Venere e la panatura con Quinoa.
La Quinoa, come saprete, è un "finto cereale", un seme di una pianta meravigliosa di origine Boliviana. 
I semi di Quinoa contengono circa il 15% di proteine, 10 aminoacidi essenziali (10! lo ribadisco a chi segue diete che stimolano processi di chetogenesi), è ricca di minerale, ma anche di acidi omega 3 e omega 6, insomma un vero toccasana!
Il Riso Venere come molte qualità di riso è stato importato dalla Cina, ma in particolare questa tipologia era definita "Cibo Proibito" ed era destinato solo agli Imperatori e alla propria Corte e coltivato solo per loro, Si diffuse solo dopo il 1700 nella stessa Cina e poi in tutto il mondo.
La varietà Italiana è molto pregiata, questo è anche il motivo per cui il prezzo che potrete trovare oscilla molto e se la provenienza è Piemonte o Sardegna può raggiungere delle cifre alte.
A parte la totale assenza di Glutine è ricco di proteine, circa il 10% e nella sua granaglia contiene più antiossidanti del Mirtillo nero!
E' anche ricco di Lisina, un aminoacido essenziale normalmente NON presente negli altri cereali, ma possiede anche vitamine idrosolubili come la tiamina (gruppo B1), la riboflavina (gruppo B2) e la niacina (gruppo PP), sali minerali in discreta quantità, tra cui il Silicio organico un elemento essenziale per la riparazione del tessuto osseo danneggiato.
INSOMMA UN ARANCINO PIU' SALUTARE DI COSI' SONO SICURO CHE NON L'AVETE MAI MANGIATO!
Questa ricetta vi consente di unire un duplice contrasto, un contrasto di sapori perché la Quinoa ha un sapore dolce che assieme al sapore arso del riso nero ha un connubio spettacolare, ma a questo si aggiunge un contrasto di consistenze, perché i semini di Quinoa in frittura creano una patina croccante (molto più di quella che si crea con del semplice pan grattato) che assieme alla morbidezza del riso crea questo ulteriore contrasto.

Ma vediamo la Scheda della Ricetta



Per la Preparazione del ragù di calamari

La scelta dei Calamari ha anche la sua importanza per questa ricetta, perché a parte la freschezza, poiché li dovete utilizzare per un ripieno di un arancino che è piuttosto piccolo, occorre che i pezzetti che ricavata tagliandoli non siano troppo doppi, naturalmente tutto si può tagliare con un buon coltello, ma se volete semplificarvi la vita scegliete dei calamari di medie dimensioni.

Partite quindi dall'estrazione scheletro trasparente, sollevando la parte a punta del mantello e tenendo fermo il calamaro per la coda potrete "sfilare" lo scheletro trasparente per intero senza romperlo cosa non da poco se state realizzando delle ricette che necessitano del mantello intero.

Procedete poi con l'apertura del mantello, poiché la ricetta non ne prevede l'utilizzo per intero e seguite sempre le mie solite raccomandazioni di non sprecare nulla, vedi Il Quinto Quarto di mare. infatti oltre lo scheletro al proprio interno va  scartato solo l'apparato escretore con la sacchetta del bolo di digestione se c'è, il resto si può tenere tutto, lo stomaco e per il maschio l'apparato spermatico, in teoria anche le sacchette con il nero che non sono sviluppate come quelle del polpo e della seppia, quindi spesso ignorate per la scarsa resa in cucina. 
E pensare che c'è gente folle che spella i calamari (ed anche polpi e seppie) per ottenere un effetto cromatico, scartando poi una parte nutritiva importante ed avendo poco rispetto per un animale così importante.

Di seguito un video per maggiore completezza e chiarezza



Separate quindi in tre parti quello che avete ottenuto, i mantelli:
i cuffi

e il Quinto Quarto

Conservate quest'ultimo per un'altra ricetta, che so un primo oppure una fricassea con solo bianco d'uovo e limone e procedete a tagliare i mantelli in quadrati abbastanza piccoli, diciamo un po meno del centimetro di lato.
Procedete strappando le pinne vicino alla coda che taglierete dopo 
Per ulteriori dettagli sul taglio potete guardare il video che segue

Ottenuti i quadratini
Ora fate andare due grossi spicchi di aglio in una padella con l'olio

Quando si saranno leggermente imbionditi aggiungete i pezzetti di calamari
aggiungete un generoso pizzico di sale e portate la cottura a fiamma alta per 3 minuti, il tempo per far asciugare l'umidità. A questo punto aggiungete il vino bianco che farete sfumare sempre a fiamma alta
Sfumato il vino aggiungete la passata di pomodoro
Ultimate la cottura per altri 10 minuti a fiamma media e quando il pomodoro si sarà ben asciugato fate raffreddare per 5 minuti. A questo punto aggiungete del pesto di basilico senza aglio

Amalgamate bene e fate raffreddare completamente


Per la preparazione degli Arancini

Mettete il Riso in una pentola con una quantità d'acqua che supera di 1/3 il suo volume e a fuoco medio aspettate che il riso assorba tutta l'acqua. Quando comincia un po di ebollizione aggiungete il sale.

Lasciatelo raffreddare completamente. 
Disponete gli ingredienti vicini e non troppo lontano ponete una zuppiera di acqua che vi servirà per pulire e bagnare una delle mani alla preparazione di ogni arancino.
Rompete le uova nella zuppiera con il riso nero bollito
Aggiungete il parmigiano grattugiato
Amalgamate ben gli ingredienti con un cucchiaio di legno
Ora procedete con la preparazione degli arancini nel seguente modo: con una mano bagnata prendete una manciata di impasto di riso, con un dito dell'altra mano scavate un incavo nella manciata di riso, poi con un cucchiaino inserite in questa fossetta una bella quantità di ragù. Adesso con entrambe le mani richiudete delicatamente il ripieno nel riso e compattatelo con un movimento rotatorio della palla di riso che avete creato. Panatelo nella Quinoa e procedete con i prossimi.
Un video esemplificativo renderà tutto più chiaro.
Ottenuti quindi i vostri arancini panati nei semi di Quinoa
non vi resta che friggerli alla corretta temperatura di un olio di semi alto oleico
Poneteli quindi a riposare su carta assorbente

Preparazione della decorazione

La decorazione la facciamo con i cuffi dei calamari, che paniamo nel pan grattato e friggiamo.
rigirateli bene nel pane

E anche questi a riposo su carta assorbente
Salate per bene e impiattate

Impiattamento

C'è ben poco da applicarsi, arancini intorno e decorazione al centro e il gioco è fatto

Al primo morso è un'estasi ve lo assicuro

Non mi resta che augurarvi Buon Appetito!

Vino consigliato

Golfo del Tigullio Portofino DOC Bianchetta Genovese – Casa del Diavolo