I DIECI COMANDAMENTI
- 1 - Non avrai altro cuoco all'infuori di te stesso;
Potrete conoscere decine di chef, prenderete come riferimenti amici, zie,
nonne e prestigiatori culinari che vestono la bianca divisa in TV, ma ad
esclusione della mamma, santa, che facilmente spegneva in voi ogni velleità di
virtuosismo gastronomico presentandovi sotto il naso una parmigiana di
melanzane che ancora ad oggi non riuscite ad eguagliare, nessuno, dico NESSUNO, dovrà
spegnere il vostro entusiasmo, il vostro FUOCO SACRO.
Solo
così potrete avere accesso alle infinite variazioni gastronomiche scaturite
dalla combinazione dell’infinita biodiversità di madre terra e le folli sinapsi
sotto la vostra calotta cranica.
2 - Non esistono sostanze commestibili che non possono combinarsi tra loro;
2 - Non esistono sostanze commestibili che non possono combinarsi tra loro;
Non
esistono schemi rigidi, non esistono regole assolute, non esistono pregiudizi
sugli accostamenti dei cibi e non parlo necessariamente di accostamenti alle
spezie, ma anche.
Bisogna osare, anche quando sforzandovi non riuscite a immaginarlo il
sapore di un’accostamento, provate comunque a farlo, provate ad immergervi in
una nuova dimensione che un attimo prima non conoscevate, ma che avete creato
voi.
Se qualcuno vi dice che accostamenti come:
·
Gallinella
di mare (o coccio) e Uva Fragola, oppure
·
Sgombri
e Camembert, oppure
·
Calamari
e Caffé, oppure
·
Gorgonzola
e Cioccolato, oppure
·
Ricciola
e Mela annurca, oppure
·
Ricotta
di bufala e Nero di Seppia, oppure
·
Sgombri
e philadelphia, oppure
·
Alga
Dashi Kombu e Jalapeno, oppure
·
Radicchio,
Cipolla di Tropea, Mela Golden, Aringa affumicata e Yogurt, oppure
·
Beh, continuate
da soli!
messi insieme sono una vera schifezza, sappiate con certezza che si
sbaglia, sappiate che se sapete trasmettere l’equilibrio corretto ad un piatto,
allora i toni saranno esaltati, la venatura che prevale sarà avvincente, avrete
aperto una nuova porta su una dimensione creata dalla vostra percezione del
sapore.
3 - Non è
la cena che non va, siete voi che siete competenti. (parafrasando C.M.Shultz);
4 - Se
non avete nessuno per cui cucinare, forse cucinate male?
ecco allora non c’è dubbio: NON SAPETE CUCINARE.
************************PROSSIMAMENTE***********************************
5 - Sono le 06.00 del mattino, vai a fare la spesa con il Trolley!
6 - Saziati ho detto, non Straziati!
7 - Saziali ho detto, non Straziali!
8 - Fate l’amore con il sapore e soprattutto non dimenticate i preliminari!
9 - Temperature basse e tempi lunghi, se non avete tempo allora servite del Sashimi!
10 - Sempre pronto ad una nuova idea e ad un antico vino. B.Brecht
Siete nel ristorante di una certa classe, consigliato da un amico carissimo
noto ghiottone di prelibatezze, arrivano gli antipasti, sauté di cannolicchi, se
siete di origine tarantina o barese vi chiedete: ma si mangiano anche cotti? In
ogni caso assaggiate il primo, NESSUN SAPORE, non è il sale che manca, non sono
gli ingredienti, aglio, olio, prezzemolo, c’è tutto, persino la cottura va
bene, allora riflettete, come è possibile? Increduli assaggiate il secondo
cannnolicchio, rimanete basiti. Come è possibile togliere il sapore ad una
pietanza che in natura è squisita, come si riesce ad annullarne completamente
il sapore senza necessariamente coprirlo con altri?
Cosa fate?
a)
Decidete
che è arrivato il momento di complimentarvi con lo chef e chiedete di
conoscerlo personalmente e quando si presenta gli chiedete “come si fa a
cucinare così i cannolicchi?" Allora lui orgoglioso della domanda comincerà a
descrivere le proprietà della sua cucina, quindi lo fermate e specificate
meglio la domanda: “volevo dire come si fa a cucinare i cannolicchi così male!”
e quindi giù di mano pesante, quindi andate via alzando la voce e non chiedendo
neanche il conto.
b)
Decidete
che è inutile anche commentare, sarebbe come donare perle di saggezza a chi non
potrebbe comunque coglierle, allora fate finta di aver avuto un’urgenza,
chiedete il conto, pagate e andate via pensando: “non è la cena che non va,
sono io che sono competente!”
- Se gli amici trovano le scuse più incredibili per non venire a cena a casa vostra;
- Se anche i vostri più cari amici insistono per ordinare la pizza quando sono a vedere un film da voi;
- Se il vostro partner comincia a scodinzolare come un cagnolino quando uscite fuori a cena e a sbavare quando passate insieme davanti una rosticceria;
ecco allora non c’è dubbio: NON SAPETE CUCINARE.
Voglio spiegarvi, però che non è una malattia incurabile, oppure un
handicap che vi renderà invivibile l’esistenza, basta sapersi adeguare, è
sufficiente tirar fuori altre doti, non so, ubriacare gli amici a suon di
mojito e pina colada prima di propinargli le vostre tartine, conoscere la
migliore pizza a domicilio del quartiere, e usare armi di seduzione di massa
ben più efficaci di un risotto alla zucca.
Nel caso in cui, però, abbiate deciso che la vostra socialità debba
necessariamente passare dai fornelli di casa, esiste un’altra soluzione:
resettare tutto quello che sapete, o credete di sapere, non solo circa la
cucina, ma anche circa i sapori.
Non è un’operazione facile, ma l’unico modo per “raddrizzare” il vostro approccio,
prima con il cibo, poi con i fornelli e poi con la vostra “deteriorata”
immagine di chef.
Suggerisco caldamente di cominciare con un cibo NON gradito, qualcuno sceglierà delle ostriche, altri il tartufo
oppure delle semplici rape rosse, preferirei che cominciaste da un cibo che non
debba essere cucinato, provando ad assaggiare senza condimento
alcuno.
Certo dopo i primi brividi lungo la schiena nel forzarvi a fare qualcosa
che ritenete iniqua per voi stessi, inutile per il raggiungimento del risultato
e quasi al limite dell’umiliazione, chiudete gli occhi e assaporate le
consistenze, i sapori, e ponetevi la domanda:
come mai esiste qualcuno su
questa terra che trova questo cibo delizioso?
Se quel qualcuno è un essere umano come voi, di certo anche voi dovete
trovare qualcosa di buono o vagamente gustoso nel cibo che state assaporando,
vi chiedo allora di convincervi che è impossibile
che troviate questo cibo disgustoso, potrete preferirlo ad altri cibi, potreste
non metterlo nella top ten dei vostri cibi preferiti, ma da oggi in poi dovrete
capire che il gusto ha un carattere più universale del vostro stesso palato, è
un’esperienza collettiva che evolve nel tempo ed allora perché farvi sfuggire una
cosa così portentosa?
Proseguite poi con il condire il cibo che avete scelto per renderlo ancora
più gradevole al vostro palato, non sto parlando chiaramente di spalmare la
crema di nocciola sul sashimi, ma di aumentare il livello del vostro gradimento, perché quello che
conta poi quando cucinate non è quello che vi dirà la vostra amica sulle vostre
uova al tartufo: “il tartufo non mi piace perché odora di Gas Propano”, quello
che davvero conta è che siate orgogliosi di quello che avete cucinato.
************************PROSSIMAMENTE***********************************
5 - Sono le 06.00 del mattino, vai a fare la spesa con il Trolley!
6 - Saziati ho detto, non Straziati!
7 - Saziali ho detto, non Straziali!
8 - Fate l’amore con il sapore e soprattutto non dimenticate i preliminari!
9 - Temperature basse e tempi lunghi, se non avete tempo allora servite del Sashimi!
10 - Sempre pronto ad una nuova idea e ad un antico vino. B.Brecht
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